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Situato a 646 m di altezza all’imbocco della Valle di Cogne, Aymavilles deve probabilmente il suo nome al personaggio romano di Caius Avilius Caimus proprietario del Ponte d’Aël, come afferma l’iscrizione incisa sulla chiave di volta del ponte stesso. Si tratta di una meravigliosa opera ingegneristica romana giunta fino a noi quasi intatta. Il ponte è alto circa 56 m e lungo più di 50 m, attraversa un profondo burrone creato dalle acque del torrente Grand Eyvia. Oggi è al centro di un percorso di visita che permette ai turisti di percorrere sia il condotto superiore che il camminamento più in basso, una passerella in acciaio realizzata sfruttando l’antica strada romana originariamente ricavata nella roccia.
Altra struttura di prestigio è il castello trecentesco situato al centro della cittadina. Si tratta di un’architettura unica nel suo genere per la Valle d’Aosta viste le quattro torri merlate che lo caratterizzano.
Nella campagna di Aymavilles, data la bassa altitudine, si è sviluppata una produzione vitivinicola di tutto rispetto che oggi si identifica principalmente nel il vino rosso DOC Torrette. Ha un sapore secco e asciutto che ben si abbina ai piatti della tradizione valdostana. L’agricoltura è in effetti la principale risorsa economica del comune che si trova in posizione decentrata rispetto alle più conosciute mete turistiche della regione. Aymavilles gode tuttavia di un panorama naturale mozzafiato le cui bellezze sono protette nell’ambito del Parco Nazionale del Gran Paradiso. E così, facendo trekking o andando in mountain-bike lungo i sentieri del territorio, è possibile imbattersi nelle tracce di camosci, marmotte, lupi, orsi, volpi e stambecchi. I cieli sono invece popolati da poiane, pernici, sparvieri, allocchi e civette.