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Chambave si trova a circa 480 m sul livello del mare, un’altitudine collinare che permette un’intensa coltivazione della vite. Si tratta di un’attività tradizionale iniziata già in epoca romana e proseguita attraverso i secoli di generazione in generazione. Sul territorio di Chambave si producono famosi vini rossi come il “Rouge de Chambave” e il “Chambave Muscat”, tra i più rinomati della regione. Il paese figura tra le tappe della Strada del Vino valdostana e tra le Città del Vino a livello nazionale.
Ogni anno, nella prima domenica di settembre si svolge la Sagra dell’Uva con musica e piatti tipici. L’evento più atteso dell’occasione è però la gara dei grappoli in cui i viticoltori locali sfidano a chi presenta il grappolo d’uva migliore, bianca o nera che sia. Il vincitore si aggiudica un premio.
L’eredità romana di Chambave non si esaurisce nella produzione del vino, ma riaffiora anche in vari nomi di località e villaggi della zona. Inoltre davanti alla chiesa della canonica è ancora ben visibile una pietra miliare dell’antica strada consolare romana delle Gallie che attraversava il paese. L’attuale Chiesa di San Lorenzo risale invece al 1100 circa, della parrocchiale romana è rimasta solo la parte bassa del campanile. Nel medioevo Chambave fu sede della potente signoria di Cly diventando un importante polo commerciale che ospitava regolarmente fiere e mercati di risonanza regionale.
Oltre alle vigne, il territorio di Chambave è occupato anche da vasti boschi e dal corso della Dora Baltea. Sono paesaggi rimasti immutati nel tempo, ambienti incontaminati ideali per escursioni in mountain-bike, a piedi o a cavallo. Tra vigneti, pascoli e boschi si intrecciano infatti numerosi sentieri adatti a tutta la famiglia.