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Situato lungo la Via Francigena, Etroubles fu fondata dai romani con il nome di Restopolis, era infatti il luogo in cui stanziavano i soldati di guardia al valico del Gran San Bernardo posto lungo la via per le Gallie. Da qui nell’800 passò anche Napoleone con le sue truppe mentre scendeva alla conquista dell’Italia. Oggi la città un’apprezzata meta di villeggiatura ad alta quota, circa 1.270 mt.
Il borgo storico di Etroubles è un luogo magico, senza tempo, fatto di soli elementi naturali quali pietra e legno. Gli stretti vicoli lastricati che si arrampicano in tanti scalini dal centro alle periferie, le casette in tipico stile alpino, la piccola chiesa e le fontanelle che trasportano l’acqua limpida del Mont Vèlan fino in paese. Oggi quel borgo ospita numerose sculture contemporanee che lo hanno trasformato in un vero e proprio museo a cielo aperto visitato da curiosi e appassionati dell’arte. Il forte contrasto tra tradizione e modernità che si avverte non disturba l’atmosfera del piccolo borgo anzi vale sicuramente la pena di essere sperimentato.
A Etroubles, come in molti altri pesi della Valle del Gran San Bernardo, si assiste ogni anno al Carnevale della Coumba Freida. Si tratta di una manifestazione le cui origini sono avvolte nel mistero. Per l’occasione gli abitati indossano curiosi costumi rossi ricoperti di specchietti, perline e paiettes, portano una maschera di legno e un ciuffo di crine di cavallo a cui sono attaccati dei campanellini. Alcuni ritengono che i costumi sbeffeggino le divise dell’esercito napoleonico passato di qui nell’800, ma le testimonianze del carnevale sono molto più antiche. Forse un tempo si trattava di un rito propiziatorio per allontanare gli spiriti maligni dal villaggio che col passare del tempo si è trasformato in una festa popolare.