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Ad oltre 1.400 mt di altitudine, una terrazza naturale con vista sul Monte Cervino, Torgnon è diviso in numerose frazioni che conservano intatta la caratteristica architettura alpina che sfrutta materiali naturali quali legno e pietra. Accanto all’agricoltura e all’allevamento, il paese sussiste grazie ad un notevole flusso turistico diretto soprattutto verso il comprensorio sciistico locale. La stazione invernale di Torgnon, nel cuore della Valtournenche, permette sia a principianti che ad esperti di divertirsi sulla neve: sono presenti piste da discesa, salti e acrobazie e un winter park attrezzato con giochi, slittini e gonfiabili per la gioia dei più piccoli. Il paese è dotato inoltre di una vasta rete di piste per lo sci di fondo: la Grandes Montagnes, nella media Valturnenche (circa 13 km), e la Maisonnettes, sul Col des Bornes (vari anelli da 3 a 10 km).
In estate l’incredibile paesaggio montano che circonda Torgnon è godibile appieno attraverso escursioni e gite lungo i sentieri che si snodano sul territorio. La vista spazia dal Cervino al Colle di Saint Pantaléon, dal ghiacciaio Breithorn alla valle centrale. Esiste una gran varietà di percorsi, molti dei quali punteggiati di stelle alpine, da fare a piedi, a cavallo o in mountain bike per apprezzare al meglio le bellezze naturali della zona. Durante le escursioni in quota non è raro incontrare stambecchi, caprioli e camosci o imbattersi nelle tracce di qualche marmotta.
Abitato già prima dell’invasione romana, Torgnon è ricco di testimonianze storiche come gli insediamenti preistorici di Châtel e Chatrian. Nel medioevo, il paese appartenne alla potente Signoria di Cly che estendeva la sua influenza fin oltre le Alpi, arrivando in Svizzera. A questo periodo risale probabilmente il Castello di Chavacour, oggi ridotto ad un cumulo di macerie ma comunque meta di passeggiate panoramiche. Più tardi il borgo fu ceduto ai Savoia e poi alla famiglia Moralis prima di essere riconosciuto come comune indipendente.